lunedì 22 febbraio 2010
Il Botafogo conquista la Taça Guanabara
Contro ogni pronostico pre-partita, il Botafogo esce vincitore dalla grande notte del Maracanà di Rio de Janeiro, poche ore fa si è consumata nella città carioca la finalissima del Campionato Carioca 2010 tra Vasco da Gama e il Botafogo, le due squadre uscite vincitrici dalle semifinali giocate rispettivamente contro Fluminense e Flamengo. Il Botafogo si è imposto sul Vasco da Gama per 2 a 0 con i gol di Fábio Ferreira, al 25° minuto, e Loco Abreu, al 38°, entrambi i gol sono stati realizzati nel secondo tempo.
Certo, per chi avesse assistito al match tra Vasco e Botafogo, nella prima fase di qualificazione del campionato, terminata 6 a 0 per il Gigante da Montanha (Vasco da Gama); consiederando il Campionato Carioca dominato senza mezzi termini dal Vasco, solo un pareggio, e la qualità dei giocatori della squadra vascaìna (Coutinho, Carlos Alberto, Dodò...) chi avrebbe mai potuto immaginare in un risultato simile? E invece la squadra di Joel Santana e del bomber uruguaiano Loco Abreu sono sempre pronti a sorprendere, e dopo aver battuto in semifinale gli storici rivali del Flamengo, eccoli aggiudicarsi anche la finalissima della Cappa Guanabara.
Un primo tempo senza particolari sussulti, dove le due squadre si studiano, non rischiano più di tanto, gioco imballato a centrocampo. Le due formazioni, senza forzare la mano, cercano di sfruttare le loro maggiori abilità: il Vasco punta molto sulle giocate dei singoli e tiri da fuori area, il Botafogo risponde contrattaccando e sfruttando la forza fisica di Loco Abreu. Ma già nella prima frazione di gioco ci si rende conto che qualcosa nel squadra del Vasco non va, i suoi uomini migliori sembrano spenti, il bomber Dodò, autore di una tripletta contro il Botafogo, non sembra essere in giornata, così come Philippe Coutinho fatica a trovare le giocate alle quali ci aveva abituati nelle partite precedenti; è vero altresì che la difesa del Botafogo ha i suoi meriti.
Il secondo tempo non inizia con un appiglio diverso dal primo e le due squadre continuano ad essere troppo arroccate, il Vasco tenta qualcosina di più, ma non è abbastanza per sfondare la difesa botafoguense in serata di grazia. Le cose cambiano solo 16° minuto con l'entrata in campo del giovane Caio, già decisivo nella semifinale, denominato dai tifosi del Botafogo Talismano. Il talento del Botafogo da una scossa alla partita soprattutto da un punto di vista della vivacità, corre, dribbla, tenta il tiro, è una costante spina nel fianco per la difesa vascaìna.
Al 25° cambiano le sorti del match, il laterale sinistro, Marcelo Cordeiro, mette al centro un cross invitante sul quale Fábio Ferreira si avventa e infila di testa in rete la palla dell'1 a 0.
Il gol è pesantissimo, arriva in un momento delicato della partita, i giocatori del Vasco subiscono il colpo e il Botafogo sull'onda dell'entusiasmo cresce. Qualche minuto dopo il difensore vascaìno, Nilton, entra in maniera scomposta e molto pericolosa su Caio meritandosi il rosso diretto, Vasco in 10.
Al 39° il Botafogo chiude i conti, su una incursione di Loco Abreu nell'area del Vasco, il difensore Titi non ha altra soluzione se non quella di tirare giù l'attaccante uruguaiano, l'arbitro manda negli spogliatoi il difensore e assegna il calcio di rigore realizzato dallo stesso Abreu.
Il Botatafogo si aggiudica per la undicesima volta la Taça Guanabara e si appresta ad affrontare con grande ottimismo Taça Rio che comincerà il prossimo 27 febbraio.
Pubblicato da
Benedetto Vacca
alle
13:46
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