lunedì 3 maggio 2010

Santos campione paulista 2010

Fermandosi al solo titolo potremmo immaginare ad un'altra goleada realizzata dai promettenti ragazzini di Dorival Junior, i quali fin troppo bene ci hanno abituato durante questo magnifico Paulista. Il campionato si conclude oggi, confermando le aspettative di inizio gara, cioè la vittoria santista, ma il concretizzarsi di questa arriva per mano di una sconfitta per 3 a 2 ad opera di un grandissimo Santo André, quindi goleada si, ma non a senso unico.
Una partita oltre che sentita, molto emozionante e ricca di episodi chiave che hanno fatto battere il cuore ai 35 mila paganti presenti ieri sera allo stadio Pacaembu. Tra le varie emozioni ricordiamo le significative 10 ammonizioni e 4 espulsioni che hanno ovviamente condizionato il match e lo hanno reso più bello, soprattutto perchè le decisioni arbitrali sono state rigorose e a nostro avviso corrette.

Tutti i gol vengono realizzati nel primo tempo, non c'è tempo per studiarsi, e il Santo Andrè parte subito fortissimo perchè vuole dimostrare che non è li a giocarsi la finalissima nei panni di semplice comparsa, al contrario le aspirazioni sono da attore protagonista e dopo pochi secondi realizza l'1 a 0 con Nunes.
Il Santos non ci stà e Robinho s'inventa un passagio smarcante per Neymar che da pochi passi infila il pareggio. Tempo per rifiatare non c'è, il Santo André è molto determinato e in pochi minuti colpisce una traversa con gran tiro di Branquinho e poi viene fermato a tu per tu con il portoere del Santos per un fuorigioco inesistente (uno dei pochissimi errori della terna arbitrale).

A metà primo tempo i primi due rossi, in seguito ad un fallo brutto, ma senza cattiveria, del difensore del team dell'ABC Paulista, dalla quale scaturisce l'animata discussione tra Nunes e Léo, l'arbitro è costretto a buttarli fuori. La partita ricomincia con la stessa vivacità, il Santos controlla, e il Santo andré continua a creare azioni pericolose, arrivando così al secondo gol, realizzato da Ale, che su calcio d'angolo incorna il vantaggio. Ancora, come in precedenza, il Santos non si lascia abbattare psicologicamente ed è rapido a rispondere. altro assist di Robinho e altro gol di Neymar, punteggio di nuovo in parità per 2 a 2.
Al trentesimo del primo tempo, il Santos aveva ricominciato ad amministrare il risultato e senza problemi faceva girare la palla riducendo al minimo i pericoli provocati dagli avversari, ma un intervento tutt'altro che necessario di Marquinho su Branquinho, costa il rosso al centrocampista che lascia così la sua squadra in nove. La pressione delle tifoserie aumenta in modo proporzionale a quella imposta dal Santo André sul campo, il quale riesce a siglare il vantaggio un minuto prima di andare negli spogliatoi, autore del vantaggio è Branquinho, grande partita quella del centrocampista andreense.

Nel secondo tempo le due squadre tornano in campo con la stessa verve del primo, ma le energie forse cominciano a mancare, con una differenza, il Santos può limitarsi a difendersi e produrre quel giro palla di cui è padrone grazie ai fatati piedi dei suoi campioni, il Santo Andrè ha bisogno del quarto gol, per cui si assiste ad un quasi assedio degli ospiti, i quali continuano ad essere pericolosi, con la difesa dei giocatori santisti che ogni tanto escono fuori con rapidissime ripartenze. Al 20° però la situazione del Santos si mette ancora peggio perchè arriva la terza espulsione alvinegra a causa di un'altra ingenuità commessa questa volta da Brum. A quel punto Dorival sostituisce sia Robinho che Neymar, inserendo Andrè e un difensore, il Santos soffre ma il vero eroe della partita è il giovane centrocampista Paulo Henrique Ganso, che prende in mano la squadra santista e organizza la difesa finale. Non c'è nulla da fare per il Santo André, la palla non entra e la partita finisce sul punteggio di 3 a 2, consegnando il titolo a Neymar&Co.

Gli uomini di Dorival Junior hanno meritato il titolo per l'andamento dell'intero campionato, ma ieri sera hanno rischiato grosso e il Santo André esce a testa alta conscio del fatto che probabilmente avrebbe meritato qualcosina in più.

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