L'arrivo a Milanello di Ibrahimovic, lo scorso giugno, per una cifra vicina ai 25 milioni di euro ha destato la meraviglia di mezzo mondo calcistico, vista la grande operazione di mercato svolta dalla dirigenza milanista, in grado di strappare al Barcellona un giocatore del peso dello svedese per un terzo del prezzo che società catalana aveva pagato l'attaccante solo un anno prima.
Da quanto riporta l'emittente radiotelevisiva brasiliana Bandeirantes, durante la sua testata Band Esporte, sembrerebbe che l'accordo, ancora aperto, tra il Milan e il Barça non si limitasse all'esborso economico della società di via Turati, bensì includa anche una contropartita tecnica, molto gradita al Barcellona: Alexandre Pato. A buttare un sassolino nello stagno c'ha pensato lo stesso Gilmar Veloz, attuale procuratore dell'attaccante brasiliano, durante la trasmissione radiofonica.
Veloz infatti non ha nascosto ne la volontà di Pato di giocare in futuro in azulgrana, ne tantomeno l'ammirazione che la società catalana nutre nei confronti del giovane talento brasiliano. La questione però sembra coinvolgere una terza squadra europea nel grande affare, cioè il Manchester City di Mancini, infatti, l'arrivo di Pato libererebbe la cessione di Dani Alves e quella di Bojan, entrambi richiestissimi dal Mancio, per una cifra vicina ai 50 milioni di euro.
L'operazione tra Milan e Barcellona non è stata già chiusa con un accordo preciso sulla cessione di Pato. Le ipotesi infatti sono due: o si chiude per Pato al Barça con un conguaglio di 10 milioni al Milan (Pato è valutato 35 milioni di euro), oppure, nella seconda ipotesi, Pato resta in rossonero, e il Milan versa uletriori 20 milioni nelle casse del Barça con una formula dilazionata della quale non si conoscono i dettagli.
la redazione di Calcio Brasil
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