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Dopo aver venduto nel
2005 Robinho al Real Madrid, per la modica cifra di 21 milioni di euro, le attenzioni del
Santos si sono rivolte fin da subito nei confronti del
giovanissimo talento Neymar, allora giocatore della piccola squadra del
Vila Belmiro, nella speranza di sostituire il campione partente. Il
suo agente, Wagner Ribeiro, ed ex agente di Robinho, si dice pronto a scommettere che se non fosse stato per la partenza di Robinho, difficilmente il Santos avrebbe investito così tanto su Neymar.

Certo la classe non è acqua, e il
gioiellino santista non ci mette molto a mettersi in luce, tant'è vero che dopo un paio d'anni dalla
partenza di Robinho,
Chelsea e Bayern Monaco si fanno sotto con
offerte molto importanti ma non se ne fà nulla, lo stesso
Real Madrid successivamente s'interessa al giocatore. Il
gruppo Sonda, partner del Santos interviene pesantemente in maniera economica per fermare il giovane Neymar. Da questo momento la squadra di São Paulo si rende conto di avere veramente tra le mani un giocatore capace di succedere a Robinho, in tutti gli aspetti:
stile di gioco, dribling funambolico e stessa fragilità fisica.

Un'aspettativa sopra le attese, nelle
prime 5 partite da professionista mette a segno
tre goals e svariati
assist per i suoi compagni, gli investimenti fatti dal Santos cominciano a dimostrarsi corretti, soprattutto dopo le delusioni delle varie promesse come: Rossini, Wesley, Renatinho, Alemão e Thiago Luìs. Già nel
febbraio 2008, appena firmato il suo
contratto da professionista con il Santos, Neymar viene convocato
in Nazionale, ha solo
sedici anni, con la quale vince il
Torneo Mediterraneo. Lo stesso anno diventerà vice capo-cannoniere del Santos con 12 goals messi a segno.
Il Neymar visto la settimana scorsa
contro il Barueri, nella
quarta giornata del campionato Paulista 2010, con due goals all'attivo, assist e giocate sensazionali, sono il prodotto d'intensi ma pochi anni d'investimento sul giovane. Non possiamo immaginare tra 5 o 6 anni cosa potrà diventare, possiamo solo scommettere che il suo futuro prossimo sarà lontano dal Brasile.
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trovo sia sbagliato definire neymar come erede di pelè...perchè di pelè ce ne stato e ce ne sarà sempre uno solo. Al massimo possiamo dire k è nata una nuova stella del calcio, pronta ad entrare nella storia
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