martedì 23 febbraio 2010

Caio Canedo Corrêa il talismano del Botafogo


In questa quarta puntata dedicata a "GT - Giovani Talenti", è quasi d'obbligo parlare di Caio Canedo Corrêa, o più semplicemente Caio, il giovane attaccante di appena diciannove anni in forza al Botafogo di Joel Santana, laureatosi domenica scorsa campione del massimo torneo carioca, conquistando la Taça Guanabara.

Il percorso intrapreso dal giovane Caio per approdare nel calcio professionistico brasiliano è differente rispetto a quella di molti dei suoi coetanei, fatte di estrema povertà o estrema ricchezza, di favelas o di grandi palazzi... si trasferisce nel 2001, insieme alla sua famiglia negli Stati Uniti, nella città di Nantucket, un'isola vicina alla città di Boston, da subito si guadagna un posto nella squadra di calcio del collegio che frequenta. Dopo cinque anni la sua carriera come atleta negli USA era già ben avviata, ma decise di tornare in Brasile per realizzare il sogno della sua vita: diventare un giocatore professionista.

La sua prima squadra furono le giovanili del Volta Redonda, nelle quali si mette subito in mostra e viene promosso in prima squadra.
Da li a qualche mese la giovane promessa del calcio brasiliano viene preso in prestito dalle giovanile del São Paulo, che si assicura anche il diritto di riscattarlo qualora sodisfatto del calciatore. Dopo quattro mesi di permanenza nella società paulista, i dirigenti del club si fanno avanti per acquistare il talento, ma le due parti in questione: Volta Redonda e São Paulo, non trovano l'accoro economico e Caio deve ritornare a vestire la maglia della sua prima squadra.

Nel 2009 arriva la chiamata decisiva di un altro grande club, il Botafogo di Rio de Janeiro, Caio disputerà subito alcuni tornei con la maglia alvinegra e si mette in mostra per la sua rapidità, velocità e un gran tiro. Comincia a fare da spola tra la Primavera e la Prima squadra, e nell'ultima partita di Brasileirao, contro il Palmeiras, si guadagna la sua prima convocazione. Il 2010 è l'anno della definitiva consacrazione, perchè Caio passa definitivamente in Prima squadra. Anche se non ancora titolare, riesce ad essere decisivo. Il pubblico del Botafogo lo inneggia, ogni volta che la squadra di Rio sembra trovarsi in difficoltà, o non riesce a sbloccare la partita, chiede l'ingresso in campo del giovane attaccante. Entra sette volte a partita in corso e realizza 3 gol, tutti in partite diverse, tutti decisivi, il più importante è quello segnato nella semifinale del Campionato Carioca contro i super rivali del Flamengo, tanto da meritarsi il nomignolo di Talismã (talismano).

In attacco Caio ha ricoperto più ruoli, ma la sue migliori performance arrivano quando gioca defilato da destra, è velocissimo e possiede un gran tiro, ma quello che ha colpito maggiormente durante il campionato carioca è stata la sua grinta e capacità di cambiare il passo alla partita, ha molta personalità e riesce a trasmette la sua vivacità di gioco anche ai compagni.
Restiamo in attesa di ulteriori conferme nella prossima edizione della Taça Rio, che inizierà il 27 febbraio, ma i dubbi su questo giocatore sono veramente pochi.



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