martedì 21 settembre 2010

Corinthians nuovo leader. Spettacolo derby Flamengo –Fluminense con sei gol


di Stefano Silvestri

Finalmente, verrebbe da dire. La tendenza verso un cambio al vertice era già in atto da alcune giornate, e al 23° turno si è verificata puntuale: vittoria del Corinthians contro il Prudente, pari del Fluminense in un classico elettrico contro il Flamengo. Risultato: Corinthians punti 44, Fluminense 42, ma anche Cruzeiro 41 e Botafogo e Internacional 38. Avvincente, come sempre.

Il Timão ha avuto zero difficoltà a prevalere su un Prudente che sembra aver imboccato la strada senza ritorno della serie B. Funziona la coppia d’attacco Iarley-Jorge Henrique (un gol a testa), e per Ronaldo, ancora fuori e perennemente alle prese con problemi di peso e muscolari, si preannunciano tempi ancor più duri.

Il classico Fla-Flu è stato invece emozionante e pieno di colpi di scena. È mancata un po’ di tecnica, se vogliamo, anche a causa delle pessime condizioni del terreno di gioco dell’Engenhão: non sono mancati i gol, ben sei, fatto inedito per partite del genere, anche se l’ultimo confronto in casa del Flamengo si concluse con un 5-3 per i Rubronegros (Carioca 2010, tre gol di Adriano). Protagonista dei 90 minuti l’ex Santo Andrè Rodriguinho, doppiettista e autore dell’assist vincente per il primo gol del Flu, segnato da Leandro Euzebio.

D’altronde, era una gran bella squadra quel Santo Andrè che contese fino all’ultimo secondo il Paulistão 2010 al Santos del fenomeni. Oltre a Rodriguinho poteva contare su Bruno Cesar, tanto per fare un nome. Ma anche su Branquinho, trequartista che si è conquistato un posto da titolare ed è andato in gol due volte anche ieri al servizio della sorpresa più bella del campionato, l’Atletico Paranaense. Partito con l’obiettivo salvezza, il Furacão sogna una partecipazione alla Libertadores che manca dal 2005, quando arrivò addirittura la finale, persa contro il San Paolo di Luizão e Marcio Amoroso. Nell’ultimo turno è giunta l’ennesima vittoria, in casa dell’Atletico Goianiense. Dove, per la cronaca, hanno perso Corinthians, Fluminense e Cruzeiro.

Dal club di Curitiba dovrebbero imparare il Palmeiras e l’Atletico Mineiro: soldi spesi tanti, risultati pochissimi per entrambi. Il Verdão viene sculacciato a domicilio dal San Paolo, mostrando un gioco a tratti imbarazzante e una sterilità d’attacco (ma mancava Kleber) che preoccupa non poco. Nel Tricolor paulista, segnatevi il nome di Lucas, ex Marcelinho (ha cambiato apelido in settimana, in Brasile succede anche questo): il gol che sblocca il match è una sua perla. Per quanto riguarda il Galo, sta diventando stancante ripetere sempre le stesse cose, nel senso che la sconfitta è una costante che attanaglia una squadra ormai fuori controllo e in preda a paure inimmaginabili a inizio stagione. Nemmeno ieri è andata diversamente, ed è un’aggravante il fatto che col Vitoria fosse uno scontro diretto, certo non decisivo, ma pur sempre uno scontro diretto, per di più casalingo. Il -4 dall’Avaì quintultimo è recuperabile, ma il tempo passa e segnali positivi non se ne vedono.

Chiusura dedicata al nuovo capocannoniere del campionato: il gremista Jonas fa doppietta in casa dell’Avaì e supera Washington, portandosi a 11 centri. Seconda punta tecnica, è esploso lo scorso anno, dopo il ritorno dal prestito alla Portuguesa. Interessante la sua storia: inizialmente contestato dalla torcida gremista e considerato il “peggior attaccante del mondo” (?) da un giornale spagnolo, è riuscito a risalire la china e da tempo è uno degli imprescindibili di Silas prima e di Renato poi. Il Chievo sembrava averci fatto un pensierino nelle ultime due sessioni di mercato, ma alla fine non s’è n’è fatto nulla. Ma l’approdo in Europa potrebbe comunque non essere lontano.

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