23 luglio 2010: il Fluminense batte il Cruzeiro per 1-0 e si issa per la prima volta al comando del campionato, in solitaria. 10 ottobre 2010: la Raposa compie la vendetta perfetta e, con un gol di Wellington Paulista, batte il Flu e lo supera in classifica, diventando così il nuovo leader del torneo.
La differenza nello scontro diretto di ieri l’hanno fatta gli attaccanti. In negativo quelli del Fluminense, Rodriguinho e Washington, capaci di sbagliare l’impossibile a pochi passi da Fabio, in positivo Wellington Paulista del Cruzeiro, che avrà toccato sì e no tre palloni: solo che il primo l’ha infilato alle spalle di Rafael, il secondo l’ha mandato a sbattere contro la traversa, il terzo l’avrebbe di nuovo messo in rete, se il direttore di gara non avesse annullato per un fuorigioco più che dubbio. Nel complesso, il Cruzeiro ha meritato di portare a casa i tre punti: ha voluto di più la vittoria e ha messo molta più grinta e intensità in campo.
Cruzeiro capolista, dunque. Ma non doveva essere già in mano del Corinthians questo campionato, almeno a giudicare dalle dichiarazioni baldanzose di Elias e Jucilei? E invece, il Timão delude ancora una volta, e stavolta è una sconfitta ancor più pesante delle ultime, perché perdere in casa contro l’Atletico Goianiense, beccando per di più quattro gol, denota uno stato di forma scadente e fa piombare la squadra in una crisi profondissima, culminata con le dimissioni di Adilson Batista. 3 a 4 il risultato finale. E il peggio è che non c’è nemmeno il tempo di riordinare le idee: in settimana c’è il recupero contro il Vasco, che affronta il terzo avversario con problemi in panchina in quattro gare: prima del Corinthians, anche il Santos (Dorival Junior esonerato dopo i problemi con Neymar) e l’Atletico Paranaense (Sergio Soares chiamato a Curitiba dopo il “tradimento” di Paulo Cesar Carpegiani, passato al San Paolo).
C’è anche un altro recupero, nella notte tra mercoledì e giovedì, ed è quello tra Santos e Internacional. Incredibile ma vero, è (ri)diventato uno scontro al vertice: entrambe le compagini sono in una grande fase, e non si può nemmeno dire che chi perderà dirà addio ai sogni di titolo, viste le continue sorprese a cui questo campionato ci ha abituati. La vincitrice metterà ancor più pressione alle primissime, questo sì.
Insomma, nove giornate al termine e quella che sembrava una lotta a due tra Fluminense e Corinthians solo poche settimane fa ha visto rientrare in gioco altre tre pretendenti. E chi considera una battuta quella di Renato Portaluppi, che colloca anche il suo Gremio tra le possibili outsider, farebbe meglio a tornare serio.
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