martedì 19 ottobre 2010

San Paolo e Santos danno spettacolo, inarrestabile la corsa del Gremio

di Stefano Silvestri

Sembra che non lo voglia vincere nessuno questo benedetto campionato. La trentesima giornata del Brasileirão 2010 offre l’ennesimo scenario di sconfitte e pareggi per le tre squadre di testa, ma il bello è che le inseguitrici, perlomeno la maggior parte, rimangono anch’esse al palo e non approfittano quindi degli stop di chi comanda. E dunque in sostanza nulla o quasi è cambiato.

Gode ancora, si fa per dire, il Cruzeiro. Paradossalmente l’unica del trio di testa ad uscire dal campo a mani vuote, ma sempre capolista nonostante il punticino eroso dal Fluminense e Corinthians. Il primo tempo quasi perfetto di una Raposa ottimamente messa in campo da Cuca, che colloca Thiago Ribeiro, Montillo e Jonathan a martellare il lato sinistro avversario, annichilisce il Gremio. La fortuna della squadra gaucha è quella di pareggiare proprio all’ultimo secondo della prima frazione con Junior Viçosa, prima di sparare il colpo decisivo nella ripresa con un rigore del sempre più capocannoniere Jonas. Il quale arriva a venti gol e diventa il maggior goleador gremista in un singolo campionato, superando il record di Rodrigo Fabri (2002) e Claudio Pitbull (2004) fermatisi entrambi a diciannove centri. E mancano ancora otto giornate al termine…

Contemporaneamente il Corinthians non va al di là di un deludente risultato a reti bianche sul campo del Guarani, e dunque la luce in fondo al tunnel sembra non vedersi ancora. Ronaldo torna titolare dopo quasi un mese e mezzo e si fa notare soprattutto per due gol annullati e per un colpo di testa da pochissimi passi terminato clamorosamente fuori. Ma in generale la manovra del Timão è spesso farraginosa e la genialità garantita da Bruno Cesar, infortunato, manca nei sostituti, come il compassato Danilo. A Tite, nominato nuovo allenatore proprio ieri, il difficile compito di ridare linfa a una squadra da risollevare sul piano del gioco e del morale, ma nonostante tutto ancora a tre punti dal primo posto.

Manna dal cielo per il Fluminense, che con una vittoria avrebbe la possibilità di balzare nuovamente al comando della classifica. E invece, il Tricolor sbatte contro un coriaceo Botafogo, all’ottavo pareggio consecutivo. Non basta un primo tempo a ottimi livelli, non bastano nemmeno i rientri di Diguinho e Emerson: all’Engenhão è 0-0, e il Flu si deve accontentare di ridurre le distanze dal Cruzeiro, senza riuscire nel sorpasso.

Vince ancora l’Atletico Paranaense. Non ci sono più parole ormai per il Furacão, capace di superare lo shock dell’addio di Paulo Cesar Carpegiani e ancora in lizza per una qualificazione in Libertadores che avrebbe del miracoloso. Impresa sempre più possibile soprattutto grazie al rendimento interno: l’Arena da Baixada, vero e proprio fortino, non assiste a una sconfitta interna dei rossoneri dall’ottava giornata di andata, contro il Cruzeiro (l’unica nel torneo, tra l’altro).

A sorpresa anche il San Paolo, rigenerato dallo stesso Carpegiani, torna a pochi punti dal terzo posto grazie a una vittoria epica nel derby col Santos: Jean all’ultimo minuto tiene in vita un sogno che fino a pochissimo tempo fa sembrava qualcosa di improponibile. Occasione sprecata invece per il Palmeiras, che nonostante il “solito” gol su punizione di Marcos Assunção non va oltre il pari contro il Cearà e butta alle ortiche la possibilità di avvicinare sensibilmente il Corinthians terzo: domenica, poi, ci sarà lo scontro diretto…

Nelle zone meno nobili della classifica, l’Atletico Mineiro ha sognato per un po’ l’uscita dalle ultime quattro posizioni, ma il successo del Vitoria lo ha fatto ripiombare nel Z-4. I progressi sono comunque evidenti e gran parte del merito va ascritto a Dorival Junior, frettolosamente scaricato dal Santos. Ormai spacciato il Prudente, mentre se il campionato terminasse oggi Coritiba, America Mineiro, Figueirense e Bahia, tutte con un discreto margine sulla quinta, riceverebbero il pass per lasciare la serie B ed entrare nell’Eden della A.

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