martedì 23 novembre 2010

Il Commento: da cima a fondo un Campionato Brasiliano da decidere all’ultimo secondo

di Stefano Silvestri

Una convinzione molto diffusa, in Brasile ma non solo, è che la trentaseiesima giornata del Brasileirão 2010 avrebbe rappresentato la fermata decisiva per determinare il vincitore finale: chi si fosse ritrovato in testa tra Corinthians, Fluminense e Cruzeiro, insomma, vi sarebbe rimasto fino alla fine. Ora, appare evidente che, come spessissimo accaduto negli ultimi anni, tutto si deciderà all’ultimo turno, e dunque occhio a dare conclusioni affrettate, però questo pensiero appare in realtà fondato più che mai.

Basta guardare i calendari delle tre di testa per capirlo: nelle ultime due giornate, tutte si troveranno ad affrontare avversari già retrocessi (il Prudente, il Goias affondato ieri ufficialmente dal Santos e da Neymar, forse il Guarani) o senza stimoli (il Palmeiras e il Vasco), con l’eccezione del Cruzeiro, che domenica prossima farà visita ad un Flamengo non ancora uscito completamente dalle sabbie mobili. E dunque sei punti a testa, almeno per Fluminense e Corinthians, non sembrano difficili da ottenere, col risultato, appunto, di premiare la squadra leader dopo la giornata numero trentasei. Nello specifico, il Flu.

Parlando di motivazioni, è un fattore che sta facendo la differenza in questo finale tesissimo di campionato, e ieri sera si è visto chiaramente: la riconquista della vetta da parte degli uomini di Muricy Ramalho è stata possibile, diciamolo, anche grazie a un San Paolo mentalmente già in vacanza dopo aver bucato l’obiettivo-Libertadores. Il 4-1 con cui il Tricolor carioca ha sovrastato quello paulista ha suscitato, e ancora susciterà polemiche, legate alla dubbia volontà del San Paolo (i cui tifosi erano quasi tutti schierati col Flu, per la cronaca) di fare un favore agli odiati rivali del Corinthians, peraltro impantanatosi da solo in casa del Vitoria. Entrega, la chiamano laggiù: letteralmente “consegna” (del risultato). Brutto senza dubbio, ma in queste circostanze “lo fanno tutti”…

Non bisogna generalizzare, però: l’Internacional ieri avrebbe avuto tutto l’interesse a “regalare” i tre punti al Botafogo, in modo da pregiudicare i rivali cittadini del Gremio nella corsa al quarto posto, ma ha vinto (con la squadra riserve, tra l’altro) dando a tutti una salutare lezione di sportività.
Dove non si discute di motivazioni e regali agli avversari è certamente in fondo alla classifica. Dove i calcoli non si possono fare e l’unica cosa che interessa è salvare la pelle. Meglio se negli scontri diretti, come hanno fatto Flamengo e Avaì, rispettivamente contro Guarani e Atletico Goianiense. Gremio Prudente e, da ieri, Goias si sono ritirate dalla lotta, per quanto riguarda il Guarani manca poco: per evitare l’ultimo posto sarà battaglia fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata. Altro che entrega.

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