

La partita in quel di Vila Belmiro ha due facce ed è probabilmente emblematica della vera forza del Santos, cioè i tre attaccanti lì davanti: Neymar, Robinho e André, questi fanno veramente la differenza. Il primo tempo è un tiro al bersaglio, i giocatori del Santos sono delle frecce e la difesa a tre del Bragantino non sa dove andare a chiudere. Il Passivo al termine della prima frazione di gioco è di 3 a 0 (Wesley al 23°, Robinho al 27° e André al 41°), Bragantino completamente assente e tifoseria santista in estasi.
L'inizio della ripresa sembra continuare il primo tempo, pronti via, il Santos colpisce ancora al 1° minuto con André, partita che ormai sembra chiusa e Santos che smette di giocare. Il tecnico santisa, Dorival Júnior, fa rifiatare Neymar e Andrè dando spazio a Madson e Giovanni, e il primo campanello d'allarme non aspetta ad arrivare, infatti il Bragantino incomincia a macinare gioco e dopo un paio di azioni veramente pericolose, va in gol con Diego Macedo al 8°.
Prima di essere richiamato in panchina, Robinho si concede la gioia della doppietta personale, più per suoi meriti individuali, che per il gioco espresso in quel momento dal Santos, è un gran tiro dalla distanza che infila il portiere del Bragantino, al posto del re della pedalada entra Zé Eduardo. Il Bragantino continua a mettere sotto pressione la squadra di casa e al 12° con Frontini, e al 28° con Rodriguinho si porta sul 5 a 3. La curva santista comincia a sudare freddo e solo l'ultimo sigillo firmato Zé Eduardo riporta l'entusiasmo nello stadio di Vila Belmira.
La mini-fuga del Santos è soprattutto dovuta al pareggio della sua prima inseguitrice, il Botafogo-SP, che pareggia fuori casa contro il Mirassol per 1 a 1 con gol di João Henrique per il Botafogo e Robert per il Mirassol allo scadere del secondo tempo. Sesto risultato utile per il Botafogo-SP che si prepara per la prossima sfida di domenica contro il Bragantino.
In casa Palmeiras le cose vanno decisamente male, a ragion veduta possiamo parlare di crisi dopo la sconfitta per 4 a 1 subita in casa, contro il São Caetano. I Ramalhão sono in forma strepitosa, ma ciò non può giustificare un tale e pesante passivo subito da uno dei maggiori attori del panorama calcistico brasiliano, il Palmeiras infatti non c'è, è assente, non gioca e al termine del primo tempo il risultato è di 3 a 0 in favore degli ospiti. Emblematico lo sguardo di Marcos, portiere e capitano della squadra alviverde. Al rientro in campo, lo spirito non cambia, o cambia molto poco e la partita finisce con la stessa differenza reti del primo tempo. La tifoseria palmeirense è scatenata e ne ha per tutti: giocatori, tecnico e dirigenza. Al termine del match sarà il tecnico Mauricy Ramalho a farne le spese, cacciato e al suo posto è arrivato l'ex calciatore palmeirense Antônio Carlos. La sensazione è quella che la crisi del Palmeiras non sia tanto dovuta ad un aspetto tecnico, quanto psicologico, perchè se è vero che la società ha venduto alcuni pezzi importanti della sua squadra, è vero ugualmente che l'ossatura portante di questa è rimasta la stessa di quel Palmeiras che ha dominato il Brasileirao per più di metà torneo.


Gli altri risultati della giornata: Rio Branco 0 x 0 Monte Azul, Rio Claro 1 x 0 Ituano, Paulista 0 x 1 Ponte Preta, Oeste 1 x 2 Portuguesa, Sertãozinho 2 x 3 Santo André,
Campionato Paulista 2010 - Classifica della 9ª giornata
Santos 22
Botafogo-SP 18
Santo André 18
Corinthians 18
São Paulo 17
Ponte Preta 17
São Caetano 14
Palmeiras 13
Barueri 12
Portuguesa 12
Mirassol 10
Ituano 9
Bragantino 9
Oeste 9
Rio Branco-SP 9
Mogi Mirim 8
Paulista 8
Sertãozinho 7
Rio Claro 7
Monte Azul 5
Botafogo-SP 18
Santo André 18
Corinthians 18
São Paulo 17
Ponte Preta 17
São Caetano 14
Palmeiras 13
Barueri 12
Portuguesa 12
Mirassol 10
Ituano 9
Bragantino 9
Oeste 9
Rio Branco-SP 9
Mogi Mirim 8
Paulista 8
Sertãozinho 7
Rio Claro 7
Monte Azul 5
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