venerdì 14 maggio 2010

Diego Souza: "nel Corinthians io ci giocherei"

La telenovela Diego Souza continua, il centrocampista offensivo originario di Rio de Janeiro, continua a far discutere di se e della sua situazione di separato in casa nel Palmeiras, club nel quale gioca dal 2008. Ricordiamo che Diego Souza è sempre stato uno degli idoli della tifoseria palmerense, un calciatore molto tecnico e dal gol facile. Negli ultimi tempi però, circa da un anno a questa parte, Souza ha notevolmente abbassato gli standard delle sue prestazioni, facendo innervosire molto la dirigenza e la tifoseria, quest'ultima ha cominciato a beccarlo, finchè qualche settimana fa, le due parti non sono arrivate al punto di offendersi pubblicamente e senza mezzi termini. Inoltre, il calciatore veniva accusato di scarso impegno in relazione alla sua volontà di andare via dal Palmeiras, si vociferava infatti di un suo ritno nel calcio europeo, in Portogallo, doveva ha già fallito con la maglia del Benfica.

Dopo diverse riunioni da parte della dirigenza, si è deciso di mettere fuori rosa Diego Souza, perchè ritenuto non più motivato e punito dle grave gesto nei confronti della tifoseria, noi vorremmo aggiungere che un'altra motivazione, non citata, è quella che nemmeno nello spogliatoio le cose andavano più molto bene e quindi un altro potenziale pericolo era quello di avere in squadra un elemento che avrebbe potuto destabilizzare ulteriormente un ambiente giù ricco di problemi, come quello del Palestra Italia.

E' notizia di qualche giorno, che uno dei possibili acquirenti del cartellino del giocatore potrebbe essere l'acerrimo rivale da sempre del Palmeiras, il Corinthians di Ronaldo, il quale ha speso più volte in pubblico, apprezzamento per il giocatore carioca. Chiaramente l'ambiente palmeirense alla ricezione della notizie si è surriscaldato ancora di più, e ha cominciato a protestare fortemente perchè questo non avvenga. Le parti in gioco hanno visioni differenti: per il giocatore non ci sarebbero problemi, la tesi di Diego Souza, è che in fin dei conti parliamo di calciatori professionisti; la Traffic, che è la società di terze parti che detiene il cartellino del calciatore, ha affermato che ciò non potrà mai accadere, la società alviverde preme affinchè ciò non avvenga.

2 commenti:

  1. Ottimo! Se ne vada pure. Comunque fa scalpore il fatto che stiano bruciando parecchi giocatori: love e diego sono esempi clamorosi. In fondo è un problema della dirigenza incapace. Avranno anche buone intenzioni ma ciò non basta per gestire un colosso con il nostro verdão. Alla fine, vedere che il carissimo Belluzzo si dichiara "pentito" di aver preso l'incarico di presidente certo non depone al suo favore. Altro che i giocatori bisognerebbe fare un bella "faxina" e far sparire tutti i vecchi mormoni che orbitano la società. Si parla anche del ritorno di Mustafá, pensa te! Siamo messi bene...

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  2. ah, dimenticavo... l'anno scorso ho visto sul sito della gazzetta un articolo che raccontava la storia del palmeiras e le sue radice italiane. Bello, però c'era anche Belluzzo che ne faceva testimonial... mamma che schifo! oltre a non capire una singola parola in italiano, parlava in una sorta de dialetto "portunhol" che faceva cag*... insomma...

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