Campionato Carioca: ennesima sconfitta e Vasco in crisi profonda

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La peggior partenza di sempre nel campionato di Rio fa piombare il Vasco da Gama in una crisi profondissima, oltre a cancellare matematicamente ogni chance di qualificazione alle semifinali della Taça Guanabara, prima fase del Carioca. Zero punti su dodici disponibili, quattro sconfitte in quattro partite. E se l’ultima, l’1-2 nel classico col Flamengo, deciso da Deivid e Thiago Neves prima dell’inutile gol di Romulo, è se non altro onorevole, fanno specie i tonfi precedenti con Resende, Nova Iguaçu e Boavista. Già cambiato l’allenatore (esonerato Paulo Cesar Gusmão un paio di giorni prima dello scontro col Fla), si cerca ora il sostituto, dopo il rifiuto di Carlos Queiroz, portoghese come l’esploratore da cui deriva il nome del club.

E allora, almeno nella Taça Guanabara avremo un’intrusa proveniente dal girone A, dove il Flamengo (ancora in attesa dell’esordio di Ronaldinho) è a punteggio pieno e dietro è bagarre per il secondo posto, tra Resende, Boavista e Nova Iguaçu, tre delle quattro squadre tornate a casa con lo scalpo illustre del Vasco. A occhio, la favorita sembra il Boavista, squadra che tenta costantemente di arrivare a Vieri (ma l’annuncio ufficiale in realtà ancora non c’è stato) ma intanto si affida alle sgroppate sulla destra dell’ex San Paolo e Gremio Joilson, alla vivacità di Andrè Luis e ai gol di Frontini, argentino con un passato nel Santos.

Tutto già deciso invece nel girone B, dove il Botafogo e il Fluminense non sbagliano un colpo, sfidandosi a colpi di goleade e guardando già allo scontro di domenica prossima (ore 22.30 italiane): classico affascinante, ma che non deciderà altro che l’ordine di arrivo delle due e i conseguenti incroci in semifinale.
Sebastian Abreu, dopo qualche incomprensione con Joel Santana, non perde occasione per mettere la palla alle spalle dei portieri avversari: la sua è una sfida nella sfida col tricolor Fred, capitano e bomber non solo dei campioni del Brasile, ma anche, fino a questo momento, capocannoniere del Carioca davanti allo stesso Abreu, a Frontini e a Somalia (Duque de Caxias).

di Stefano Silvestri

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