di Stefano Silvestri
Al termine di 90 minuti tesissimi e spettacolari, il Vasco da Gama conquista la prima Copa do Brasil della propria storia. La sconfitta per 3-2 nella gara di ritorno col Coritiba è dolce come non mai: i due gol segnati in trasferta risultano decisivi, e alla fine il capitano Fernando Prass può finalmente alzare il trofeo. Dal 2003 (campionato carioca) il Vasco non conquistava un titolo, nazionale o statale.
Gara soffertissima, com’era lecito aspettarsi. Eppure sembra che tutto sia finito dopo appena 11 minuti, quando Eder Luis scende sulla destra e mette a disposizione di Alecsandro un pallone che l’ex Internacional non deve far altro che spingere in rete. Tramortito, il Coritiba fatica a reagire e ritrova energie solo quando il tecnico Marcelo Oliveira abbandona il prudente 4-5-1 con cui aveva iniziato il match, sostituendo il disastroso e contestato Marcos Paulo con Leonardo e ridando un minimo di peso specifico all’attacco.
Scelta azzeccata: al 28’ proprio il neo entrato crossa in area, Jonas fa la torre e il bomber Bill corregge in rete sempre di testa. Ma è al 43’ che il Couto Pereira esplode: Fernando Prass respinge come può su Rafinha, ma Davì è lesto a ribadire in rete sotto la traversa. 2-1, dunque, e ripresa che si annuncia di fuoco.
Il Coritiba si getta in avanti in cerca del terzo gol che lo porterebbe in vantaggio nel computo globale, ma a gelare la tifoseria bianco verde è Eder Luis, che al 12’ scarica un destro pieno d’effetto che sorprende l’incerto Edson Bastos e riporta il match in parità. Tutto finito? Macchè. Soltanto 9 minuti più tardi, riprendendo una respinta corta della retroguardia vascaina, il centrocampista William bagna la sua cinquantesima presenza con la maglia del Coxa calciando al volo un missile che Fernando Prass vede appena.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy8AjrhmoCZvnwFHwcR742mpkKLOr4n04N3n_cmehqb1YAzDf1XTJRq0zJtb-q9HsALRjnQ9RojsSiif_yP-lprfmEPH-k9bNlvhRI58NKF6td5jPpBSnPzCk8Aazd2OPLx2HljDMzjkGY/s200/fernandoprass1_ae950.jpg)
Nessun commento:
Posta un commento