giovedì 14 luglio 2011

Giovani Talenti: Casemiro il nuovo faro del centrocampo del San Paolo

di Stefano Silvestri

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Lucas e Dagoberto, d’accordo. Normale che le attenzioni, quando si guarda una partita del San Paolo, siano spesso catalizzate dal giovane genietto e dallo straripante attaccante, giunto quest’anno alla piena maturità. Ma dietro di loro, qualcuno che svolga il lavoro sporco in mezzo al campo ci vuole, e nella squadra paulista è il compito di Carlos Henrique Casemiro, giovane talento analizzato questa settimana dalla redazione di Calcio Brasil.



19 anni compiuti a febbraio, centrocampista centrale davanti alla difesa, Casemiro non è una novità per chi segue abitualmente il calcio brasiliano. Ma nemmeno per coloro che ne sono a digiuno, a dire il vero: il nome del ragazzo è infatti risuonato, e continua a farlo, anche in Europa, visto che la Juve e l’Inter (ma non solo) gli hanno messo gli occhi addosso da qualche tempo. Attenzioni senza dubbio meritate: da quando ha esordito nella prima squadra del San Paolo, nella partita persa contro il Santos il 25 luglio di un anno fa, Casemiro non ha mai smesso di strappare giudizi lusinghieri agli osservatori.


Il primo gol da professionista è arrivato due settimane dopo: colpo di testa schiacciato in rete utile ad aprire le marcature contro il Cruzeiro al Morumbi, in un match che la Raposa avrebbe poi rimontato, facendosi riprendere da Ricardo Oliveira al 91’. Da quell’incontro in poi, per Casemiro la strada è stata tutta in discesa. Con Carpegiani il ragazzino ha avuto sempre più chances, mostrando una sicurezza da veterano nel gestire il centrocampo del Tricolor e facendosi aiutare di volta in volta dall’esperienza di Rodrigo Souto o, più raramente, dalla dinamicità di Carlinhos Paraiba.



Proprio la capacità di mettere ordine nella zona nevralgica del terreno di gioco è ciò che colpisce in lui. Non gli manca la grinta, va in tackle spesso e volentieri nonostante i suoi interventi non siano finalizzati a far male all’avversario, morde le caviglie dell’avversario di turno. Ma –fatto non scontato, nemmeno ai massimi livelli- sa anche cosa fare della palla una volta riconquistata. Il bagaglio tecnico è decisamente buono, il che gli permette sovente anche di avviare veloci contropiede, da finalizzarsi con Marlos o i già citati Lucas e Dagoberto. E neppure la porta avversaria è un luogo per lui estraneo: quest’anno è già andato a segno due volte in campionato, contro Atletico Mineiro e Gremio.


Il futuro? In Europa, ovviamente. E in nazionale, già attraversata nelle rappresentative Under 16, 17 e 20: con quest’ultima ha vinto, da capitano per l’infortunio di Bruno Uvini, il Sudamericano di categoria a febbraio ed è stato convocato per il Mondiale che si disputerà in Colombia nel mese di agosto. Manca solo la Seleção dei grandi, e ci sono ottime probabilità, se Casemiro continuerà sulla strada intrapresa, che ora di Brasil 2014 il suo nome sia presente nella lista del ct.







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