lunedì 8 novembre 2010
Il Commento: la rivincita delle prime della classe
di Stefano Silvestri
È quasi un evento: le prime tre hanno vinto tutte. Non accadeva da tempo immemore, e nelle previsioni non sarebbe dovuto accadere nemmeno in questa giornata, estremamente complicata per il Corinthians, soprattutto, ma anche per il Fluminense e il Cruzeiro. E invece in vetta non cambia nulla, con l’unico esito di distanziare in maniera forse definitiva il Botafogo quarto incomodo, al pari stagionale numero sedici.
Incredibile come il Fluminense sia ancora capolista. Nonostante mezza squadra costantemente in infermeria, tra cui i craques Deco e Fred, e tre vittorie nelle ultime otto partite, il titolo è comunque più vicino a Rio che non a San Paolo o a Belo Horizionte, in virtù se non altro di quel punticino che separa il Tricolor dalle rivali. Inoltre, lo scontro diretto di sabato tra Corinthians e Cruzeiro potrebbe favorire una fuga della capolista (ma solo in caso di pareggio), senza contare che praticamente tutti gli infortunati di cui si parlava sono ormai prossimi al rientro.
Chi pare star meglio di tutte è però il Corinthians, che sembrava a pezzi ed invece ha trovato nuova linfa dal cambio di allenatore (Tite al posto di Adilson Batista) e dal ritorno degli infortunati Bruno Cesar e Dentinho. Il Timão inoltre può contare su un centrocampo che francamentein Brasile non ha nessuno, e la cui efficacia ieri si è notata anche in fase offensiva: splendido assist di Jucilei, gol di Elias, per mandare al tappeto un San Paolo che vede nella Libertadores un obiettivo sempre più lontano.
Anche perché, e qui entriamo in un discorso di incroci e ripercussioni tra vari tornei e squadre con obiettivi diversi, i quattro pass per la competizione più importante del Sudamerica potrebbero diventare nuovamente tre, dopo una prima riduzione imposta dalla Conmebol e il successivo dietrofront di qualche settimana fa. Dietrofront che appare più che altro soltanto apparente, visto che è stato deciso che da quest’anno la vincitrice della Copa Sulamericana otterrà un posto proprio in Libertadores, e il fatto che, negli ottavi di finale, una parte di tabellone sia interamente composta di squadre brasiliane implica il fatto che una di queste arriverà necessariamente in finale.
Ora, il risvolto sul campionato è doppio: il primo è più diretto, nel senso che se la Sudamericana dovesse effettivamente finire in Brasile, la quarta classificata nel Brasileirão (al momento il Botafogo, ma Gremio e Atletico Paranaense sono più che mai in corsa) dovrebbe riporre il sogno di partecipare alla Libertadores del 2011; il secondo vede in particolare il Palmeiras ovviamente concentrato, dopo una stagione anonima, sull’ “Europa League del Sudamerica”, con ottime possibilità peraltro di accedere almeno in finale (se passerà l’ostacolo dei quarti, dopo l’1-1 esterno dell’andata con l’Atletico Mineiro, si troverà di fronte Avaì o Goias, opponenti decisamente malleabili). Presumibile dunque che il campionato, in queste ultime quattro giornate, verrà riposto in un angolino, e di questo potrebbero trarre beneficio Fluminense e Cruzeiro, che affronteranno proprio il Verdão, rispettivamente al penultimo e all’ultimo turno, e dunque potrebbero trovare un avversario poco motivato. Ma nel torneo meno scontato del mondo tutto è molto teorico, per cui queste rischiano di essere proiezioni completamente inutili.
Pubblicato da
Benedetto Vacca
alle
18:52
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