La nona giornata del campionato brasiliano doveva essere quella buona per la prima mini-fuga del Corinthians. Vincente sul campo del modesto Atletico Goianiense, il Timão sperava in un passo falso di Flamengo e Palmeiras, e invece le vittorie delle due nei rispettivi derby lasciano tutto invariato nelle zone alte della classifica.
Per quanto riguarda il Corinthians, il match winner della Serra Dourada è Willian, che al 70’ sfrutta l’assist in profondità di Danilo e supera il portiere avversario Marcio dopo averlo aggirato. Successo più sofferto del previsto, in quanto l’Atletico Goianiense avrebbe meritato il pari: clamorosa l’occasione per Gilson, ancora di più il colpo di testa di Anselmo, respinto da Julio Cesar quando probabilmente il pallone ha già varcato la linea di porta. Per l’arbitro Wilton Pereira Sampaio, però, non è gol. E nella ripresa Willian non si fa tanti scrupoli e dà il vantaggio definitivo agli uomini di Tite, al quinto trionfo di seguito.
Quello dei bianconeri paulisti sembra un dominio pressoché assoluto, ma in realtà il secondo posto è distante solo 3 punti: il Flamengo, infatti, vince il classico contro i rivali del Fluminense e resta in scia alla capolista. Il Mengão deve ringraziare gli errori sotto porta di Ciro e Rafael Moura, che mancano il vantaggio per il Flu, prima che il liberissimo Willians trafigga Diego Cavalieri all’ultimo minuto del primo tempo per quello che si rivelerà il gol decisivo di un match tesissimo.
Benissimo il Palmeiras, che batte un Santos come al solito pieno di assenze. Senza Neymar e Ganso, impegnati in Coppa America, e Zè Eduardo passato al Genoa, un Peixe evidentemente con la pancia piena dopo il trionfo in Libertadores cede nettamente il passo alla squadra di Scolari, in gol per tre volte nel primo tempo: l’ex Maikon Leite (due reti in due partite dal suo arrivo al Verdão), il difensore Mauricio Ramos e il giovane Patrik scrivono i titoli di coda ancor prima dell’intervallo. Santos quasi in zona retrocessione: ne uscirà, ma intanto si è capito chiaramente come la priorità del club sia il Mondiale per Club, in programma in Giappone a fine anno.
Tornano alla vittoria il San Paolo -ancora in cerca di una guida tecnica dopo l’allontanamento di Carpegiani- che grazie ai gol di Dagoberto e Marlos infligge la prima sconfitta a Joel Santana da quando questi ha assunto il Cruzeiro. Il Vasco va segno per due volte contro l’Internacional e ferma la rincorsa vermelha della squadra di Porto Alegre guidata da Falcão. Risalgono dagli abissi l’Atletico Mineiro e il Gremio, che trovano i tre punti rispettivamente contro l’America, prima candidata alla retrocessione diretta, e la delusione Coritiba, in calo dopo una Copa do Brasil giocata a mille all’ora. Spreca invece una buona chance il Botafogo, fermato in terra baiana dal pari dell’ex Fahel, dopo la rete del vantaggio del solito Elkeson.
A Florianopolis esce un pareggio che può star bene sia al Figueirense che al Cearà, mentre all’Arena da Baixada un punto per ciascuno non fa… bene a nessuno: l’Atletico Paranaense ultimo e l’Avaì penultimo, infatti, non vanno aldilà di uno scialbo 0-0 che poco cambia in termini di classifica e abbatte ancor più il morale dei due fanalini di coda. Per quanto riguarda i rossoneri, in particolare, l’arrivo del tecnico Renato Gaucho e del Morro Garcia, attaccante uruguaiano ex Nacional Montevideo, non rialzano una squadra in preda a seri timori, ma in realtà decisamente attrezzata almeno per la salvezza. Il mistero più grande dell’avvio di campionato risiede a Curitiba.
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