martedì 28 dicembre 2010

Seleção Brasileira: retrospettiva 2010, Menezes e il rinnovamento della CBF

di Benedetto Vacca

Per restare aggiornato con le news della Coppa del Mondo 2014 iscriviti al Fed RSS

Il 2010 della Seleção Brasileira può essere definito, o quanto meno il Brasile lo è, come un fallimento. Il sogno era quello di vincere il sesto titolo mondiale durante la Coppa del Mondo in Sud Africa, ma la sconfitta per 2 a 1 contro l'Olanda ja cancellato qualsiasi velleità della nazionale verdeoro. Individuato il colpevole, l'allentaore Dunga, molto discusse sono state le sue scelte in fase di convocazione, si è corso ai ripari esonerano l'ex giocatore della Fiorentina e mettendo al suo posto l'ex allenatore del Corinthians: Mano Menezes, affidandogli un obiettivo importantissimo, gestire un progetto di forte rinnovamento della Seleção e preparala per la vittoria nel 2014, quando l'edizione del Mondiale si terrà proprio in Brasile.

E' dire che la formazione diretta da Dunga era partita con tutti i pronostici del momento, solo la Spagna, laureatasi poi campione, le poteva dare fastidio. La conquista della Coppa America nel 2007, la Confederations Cup nel 2009 e il primo posto nel girone di qualificazione, lasciavano intravedere una Coppa del Mondo quanto meno da protagonista, ma poi tutti sappiamo come andò a finire.

Il progetto Menezes è iniziato con l'amichevole contro gli Stati Uniti nel New Jersey, vinta senza problemi, ma la cosa più importante è quella di aver visto l'età media della squadra calare notevolmente. Pensate, il più anziano del gruppo nella spedizione nordamericana era il portiere dle Gremio, Victor, con 27 anni di età, il che la dice lunga... e se poi ci aggiungiamo i talentuosi diciottenni: Neymar e Coutinho, l'obiettivo è raggiunto. La partita finì per 2 a 0 in favore dei sudamericani con gol dello stesso Neymar e Pato. Il bilancio di questo inizio di gestione Menezes è buono: 3 vittore e una sconfitta, l'ultima, avvenuta contro i rivali argentini.

L'era Mano Menezes non è fatta però di sole novità e di giovani, ma anche di importanti ritorni e di ottime risposte e stimoli, stiamo parlando ovviamente della convocazione di Ronaldinho durante l'amichevole con l'Argentina e soprattutto degli elegi fatti al campione brasiliano per l'ottima prestazione fornita in campo, al di là della sconfitta.

Un terzo aspetto, assolutamente da non trascurare, molto importante sia in vista del 2014, ma anche per un futuro ancora più lontano e glorioso, è l'ampiezza del progetto affidato a Menezes, ma non solo a lui, e cioè questo rinnovamento della Seleção Brasileira non è solo contestualizzato alla nazionale maggiore, ma riguarda anche tutte le formazioni under, così da dare continuità e sistematizzare gli benefici di questa nuova riforma. Il braccio destro di Menezes sarà Ney Franco, il quale ha assunto la coordinazione delle Seleção brasiliane under15, under17 e under20.

Tutti gli articoli su Brasil 2014.

Per restare aggiornato con le news della Coppa del Mondo 2014 iscriviti al Fed RSS

1 commento:

  1. Sicuramente un 2010 fallimentare. Ogni sconfitta in Copa do Mundo lascia un segno indelebile e quasi sempre il "colpevole" viene individuato al dovere... secondo me l'errore di Dunga è stato lo stesso di Parreira ovvero quello di lasciar fuori gente che era in forma. Troppo pieno di sé. Gli inserimenti di Neymar e Ganso avrebbero potuto cambiare la sorte. Costava poco...

    L'obiettivo numero uno secondo me è L'ORO OLIMPICO. In questo senso non mi è piaciuta la scelta di Ney Franco. Mano sarebbe più adatto. Come sempre ci sono errori di preparazione per questo prestigioso appuntamento. Spero di sbagliarmi sta volta.

    2014? Ancora lontano. Gli "anni calcio" brasiliani sono moooolto elastici...

    RispondiElimina